Il pensiero ha la velocità di un scarica elettrica e la sua attività è continua e insistente la dove si concentra il nostro interesse o il nostro “non capire”. Purtroppo è facile che tale attività si riproduca inutilmente precipitandoci nella quotidiana ripetitività di modelli che diventano rapidamente distruttivi. Ciò che alla lunga diventa “normale” e “familiare”, ci rassicura e ci addormenta lasciandoci in ostaggio di noi stessi o degli eventi, chiusi dentro circoli chiusi e perifrasi mentali; usando con noi e per noi stessi il linguaggio della rassegnazione e dell'autocritica.
Ma il corpo ci indica la natura dei nostri pensieri, distinguendo se l’attività mentale è positiva o negativa; quando il respiro non è lineare, quando il viso è corrugato, quando le spalle sono ricurve, quando percepiamo tensioni a livello gastrico, quando camminiamo male, quando ci ammaliamo frequentemente, quando non riusciamo a prendere decisioni, e così via... abbiamo a che fare con pensieri poco piacevoli.
Questa modalità, a lungo andare, può avere delle conseguenze in ambito psichico trasformando la dialettica e l'arte del pensare in malattia; e l'assenza di movimento e di attività dell'apparato muscolo-scheletrico e degli organi in una perdita progressiva delle noste funzioni vitali secondo precise sequenze temporali.
"E' SEMPRE LA FUNZIONE CHE CREA L'ORGANO"
e che non ci sono organi del nostro corpo che possiamo non far funzionare per mantenere il nostro sistema vitale in equilibrio.
Sul piano pedagogico, sia gli ambiti familiari che scolastici e "formativi" promuovono nel bambino e nel giovane atteggiamenti e metodi di “violenza comportamentale” finalizzati a demolire emotivamente gli altri per affermare se stessi, per confermare l'illusione di superiorità e per alimentare un'immagine pubblica di solidità e decisionismo
Fare un viaggio per raggiungere le profondità dell'animo umano è interessante e stimolante almeno quanto affrontare le fatiche e le difficoltà della traversata di un deserto, la navigazione solitaria di un oceano o la scalata di una vetta Himalayana.
... la vita è un carro nel quale carichiamo cose su cose, persone su persone, possibilità su possibilità, occasioni su occasioni, scelte su scelte, con la certezza che ogni cosa ci sarà utile e che è necessario continuare a caricare
Perchè le Montagne con gli Alberi, gli Animali e la Neve d'inverno?
Perchè il Mare con le Acque salate per bagnarsi e il Sole caldo dell'Estate?
Perchè i Deserti sconfinati, gli Orizzonti senza fine e l'Odore della Pietra portato dal Vento?
Perchè la Bellezza che ci colpisce e ci attrae in ogni forma che interpreta?
Perchè la Libertà se non possiamo essere liberi?
L'uomo si fida sempre più di ciò che non c'è, perdendo di vista ciò che è reale. Si fida di tante cose fittizie che non sono biologicamente rilevanti e utili.
Per l'uomo la paura non è soltanto oggettiva, ma anche e soprattutto immaginaria, fomentata, dilatata, pubblicizzata, in questi casi immotivata e insensata.
Per l'umano la paura sorge, sempre più spesso, non per esperienze personali dirette, ma per sentito dire, per credenze e convinzioni e indotta da altri che se lo possono permettere perché vestiti da, ed eletti ad esperti, ovvero persone che si crede abbiano vissute tutte le esperienze. "
Nel pomeriggio freddo e piovoso di questa primavera ammalata, mi piace sedere accanto alla grande stufa di ceramica, al caldo del salotto antico di mobili scuri, segnato dai piccoli passi e dai giochi sparsi dei nipoti appena partiti. Mi piace alternare la lettura fitta, ai pensieri veloci come nuvole nel vento; intervallare le frasi scolpite nel cuore dell'amico Antoine, alle parole e al rumore del silenzio che abita la mente.
La paura è un grande strumento di manipolazione perchè agisce sulla percezione di insicurezza e di precarietà che nell'uomo moderno sono atavici: avvelenano la sua esistenza e agiscono sulla mente e sul corpo in forma tossica e potenzialmente mortale. Esorcizzare l'insicurezza e la precarietà facendo credere che ci siano possibili soluzioni in grado di risolvere di volta in volta problemi esistenziali è una mistificazione e una forma di plagio che, anche in una società che invidia e acclama gli “Influencer” più gettonati ponendoli nell'olimpo dei grandi, si fonda sulle aspettative e sulla paura di premorienza che accomuna e può rendere schiavi e sottomessi tutti gli individui.
I modi di vivere sembrano simili a quelli di qualche mese fa e la maggior parte delle persone
cerca di riprodurre le occasioni, le modalità e le "usanze" che si erano diffuse prima del
COVID19, anche se la mancanza di radicamento della gran parte delle persone rende cedevole
e infido il terreno su cui poggiano le radici dell'esistenza.
Finalmente quasi liberi; liberi di uscire e incontrare gli amici; liberi di vedere che al
supermercato vengono ancora le stesse persone; liberi di camminare e sentire la terra e l'erba
sotto ai piedi...
"...planare sulle cose senza avere macigni sul cuore" (italo calvino)
A Pasqua gli auguri sono dovuti a tutti e, negli auguri c'è sempre un po' di consapevolezza e un po' di speranza che le cose possano cambiare. E non mi riferisco solo alle situazioni brutte e pesanti o agli eventi luttuosi, ma anche alle cose belle e meravigliose che pervadono l'esistenza.
Una fragile coperta si stende sulle immagini e sui ricordi che la mente nasconde ai nostri occhi, mentre invano cerchiamo di penetrare quel leggero diaframma coperto di polvere e detriti, fra pezzi di vita dimenticati. E, quando ci avviciniamo incauti ai cocci lasciati e dispersi nel passato, una nebbia sottile fatta di polvere, sabbia e foschia densa di fumo che toglie ossigeno all'aria, si diffonde e copre ogni cosa, sollevata da un involontario movimento o da un respiro troppo profondo.
Anche quando il Carnevale è finito, feste e sfilate continuano nelle sagre, nelle fiere e nelle allegorie dei paesi e di monumenti. Le maschere che una volta si costruivano con cartone, e cartapesta oggi si acquistano sempre più a caro prezzo, per far provare ai bambini, in un momento scherzoso, il brivido di essere un'altro. L'uso della maschera si perde nella notte dei tempi e, già nella preistoria, uomini e donne usavano maschere nelle attività di caccia, nelle danze e nei riti magici e religiosi. Maschere per esorcizzare, per propiziare, per spaventare, per giocare, per ironizzare su se stessi, per coprire, per nascondere, per impaurire e per proteggere.
Gennaio di neve e gelo, cuore freddo dell'inverno appena nato. Albe polari e ore di luce contate, mentre il buio è padrone delle lunghe notti e la nebbia si alza silenziosa fra i cespugli e l'erba dei fossi... Il senso delle cose… non è mai da trovare ma da creare. Chi si lamenta che il mondo lo ha tradito, è perché è stato lui a tradire il mondo. Colui che si lamenta che l’amore non lo ha reso felice, è perché si è ingannato sull’amore: l’amore non è un regalo che si riceve.
Si arriva sempre al 25 dicembre con il fiatone, entusiasti o delusi dell'anno che sta per finire, spesso carichi di aspettative per qualcosa di nuovo che deve arrivare e che forse cambierà il corso delle "nostre cose"
Ci sono molte cose che non possono accadere per caso. Ad esempio che la terra ruoti all'incontrario, che l'acqua vada in salita, che il fumo del camino, il calore e la cenere tornino a diventare la legna prima di essere bruciata...
Il caldo che ci stiamo portando dietro da luglio ci ha tolto molte forze e gran parte del tempo si passa a leggere, scrivere e pensare. Mi sento come immerso in un liquido denso e traslucido che sembra il brodo del mondo, mentre mi scopro a gallegiare fra cose note e facce sconosciute, appoggiato a volte a una sedia e a volte camminando spedito, con la testa leggera, da una capo all'altro della spiaggia o in mezzo alla folla che scalpita nel centro di Cagliari di notte.
Nella vita esistono migliardi di certezze, di cui alcune personali e altre da condividere con il tutto che ci comprende: purtroppo nessuna di queste corrisponde a ciò che noi vorremmo avere come certezza.
Quando, da ragazzo, cominci il viaggio della vita, sei naturalmente portato a pensare di essere solo uno tra tanti, e a credere quindi che la cosa migliore da fare sia seguire la maggioranza.
E' semplice svegliarsi alla mattina cercando con gli occhi le cose e le persone che possono renderci felici. E' semplice stupirsi di essere pronti per affrontare da soli la sfida che ci viene lanciata ogni giorno. E' semplice sentire il caldo ed il freddo sulla pelle e desiderare la morbidezza e la fragranza di una carezza e le sensazioni di un massaggio. E' semplice subire la seduzione del sedile dell'automobile ma poi decidere di muoversi a piedi. "Le domande più semplici sono le più profonde, Dove sei nato? Dov’è la tua casa? Dove stai andando? Che cosa stai facendo? Pensa a queste cose di quando in quando, e osserva le tue risposte cambiare". (Richard Bach)
Mi capita di parlare spesso con persone che hanno fatto esperienza di eventi strani e a volte inspiegabili e mi chiedo se anche io come voi e tanti altri di noi possediamo più o meno inconsapevolmente delle doti e dei doni speciali
L'estate ci piace sempre e comunque, anche quando si mostra sgarbata e violenta; anche quando brucia gli occhi e si nasconde dentro al fuoco delle sensazioni forti che fanno male e lasciano il segno
E' difficile trovare una candela o una torcia quando serve, e occorre molto tempo prima di capire che nessuna luce può sconfiggere il buio che sentiamo dentro nei momenti peggiori della nostra esistenza.
Un brano visionario e illuminante scritto sotto la forma del monito e della esortazione da Wendell Berry (storico e filosofo americano) negli anni '60 a completamento della sua opera più famosa "Il Corpo e la Terra". Poche parole chiare, semplici e sapienti sufficienti per definire uno splendido progetto di vita.
L’Autostima è essenzialmente una esperienza soggettiva legata più a ciò che ciascuno sente e pensa a proposito di se stesso, che non a quello che gli altri credono di lui e si forma confrontando l'immagine che ciascuno ha di se stesso con l'immagine di ciò che si vorrebbe essere. Quindi, avendo una scarsa autostima, l'immagine che uno ha di se' è molto lontana dal Se' Ideale! ....e questo compomette le relazioni con il mondo esterno sia sul piano dei rapporti interpersonali che sul piano del lavoro e di qualsiasi altra attività ...
E' un caldo pazzesco e le forze vengono meno; siamo consapevoli che il nostro corpo è fatto per sopportare climi e sollecitazioni estreme dal punto di vista della fatica e della temperatura ma siamo maldisposti a sopportare il disagio che comporta muoversi e svolgere le semplici attività quotidiane in presenza di temperature come quelle di questi giorni superiori ai 35 gradi ...
La strada verso la felicità non è semplice da trovare ma può essere facile da percorrere. Lungo questa strada può succedere qualsiasi cosa ma nessuno pensa a proteggersi né si suppone che tale cammino sia disseminato di trappole e di vicoli senza uscita.
Ad esempio, pensando all'amore, tutti concepiscono la felicità come la possibiltà di essere ricambiati del proprio sentimento da parte della persona amata e la possibilità di gestire al massimo la quota di tempo da dedicare a lei; ma nessuno immagina che la felicità non corrisponde al raggiungimento di tale obiettivo ma all'intima consapevolezza di riuscire a produrre, rappresentare, pensare, percepire, scrivere, trasmettere e comunicare tutte le cose straordinarie che questa situazione produce dentro di noi e di impostare la gestione del tempo nella consapevolezza e nella gioia per l'esistenza stessa della persona amata senza aspettarci necessariamente la sua presenza accanto a noi!
La parola "Stress" e gli aggettivi "stressato" e "stressante" sono fra i vocaboli più usati nel gergo moderno per esprimere i concetti più vari che vanno dalla stanchezza fisica occasionale fino a patologie e a sofferenze continuative e cronicizzanti ...
Il rimpianto è un argomento antico che ha sempre minato la felicità dell'uomo dalla sua origine sino ad oggi. E il “senno del poi” parimenti, ha inondato le generazioni di discorsi ed affermazioni inutili sul diverso andamento ed il migliore esito della propria vita e di quella degli altri se si fossero fatte diverse scelte. Il cibo è sempre stato una via di fuga e un rifugio per cauterizzare il dolore di queste false consapevolezze ...
Sin da piccoli siamo stai abituati a vivere in modo distante da noi stessi e dagli altri. Anche le attività scolastiche, quelle ricreative e di lavoro, tutte ci vedevano compiere azioni ed affrontare situazioni distanti dai nostri interessi e sicuramente lontane dalla realtà che stavamo affrontando. Nessuno ci ha preparato affinchè potessimo scoprire chi e cosa siamo e di quali caratteristiche uniche siamo portatori individualmente affinchè potessimo creare una rete di relazioni adatta a noi e compatibile con i nostri bisogni e le nostre caratteristiche. Così, nell'affrontare questi argomenti a varie riprese nel corso degli ultimi anni, abbiamo maturato l'idea di poter aagganciare l'interesse di molte persone attraverso attività e proposte in grado di riequilibrare naturalmente questi vuoti di tipo pedagogico-esistenziale ...
AUTUNNO - INVERNO
ORE 09.00 - 12.30 mattina da MARTEDI' a SABATO
ORE 15.30 - 19.00 pomeriggio da LUNEDI' a SABATO
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DOMENICA E FESTIVI: CHIUSO